Le Istituzioni e i giovani nel “Saper comunicare l’emergenza”
L’Associazione di Volontariato e Protezione Civile Radioamatori Uniti del Mediterraneo (IQ9UM) in collaborazione con il Centro Servizi del Volontariato di Palermo (Ce.S.Vo.P.) e la partecipazione dell’Università degli Studi di Palermo, attraverso la Facoltà di Ingegneria (referente il prof. Liguori), Facoltà di Scienze della Formazione (referente la prof.ssa Lendinara) e la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali (referente il prof. Abate), ha organizzato il 14 Giugno 2011, il primo Convegno Nazionale sul «Saper comunicare l’emergenza», svoltosi presso l’Aula del Consiglio della Facoltà di Ingegneria in Viale delle Scienze (edificio 7).
Gestire bene la comunicazione nei momenti critici è fondamentale. Non solo nelle fasi di intervento per le grandi catastrofi, ma anche nelle situazioni di bisogno che caratterizzano la vita quotidiana.
Infatti ogni giorno arrivano centinaia di telefonate alle sale operative degli enti istituzionali preposti alla salvaguardia dei cittadini.
Spesso la concitazione e la rapidità della richiesta d’aiuto rendono la comunicazione incompleta e priva dei dati salienti. Ciò mette a dura prova la valutazione degli operatori e non rende possibile l’ottimizzazione di uomini e mezzi di soccorso.
A questi aspetti della problematica, legata alla comunicazione dei dati salienti di una emergenza, si deve valutare anche una connotazione sociale. Nonostante la grande quantità di connessioni a disposizione (telefonino, internet..), frequentemente i giovani assumono un atteggiamento di indifferenza; sembra infatti che in molte circostanze si tenda a non voler “vedere” le situazioni in cui sono necessari un pronto soccorso o un intervento delle autorità.
Alla luce di queste considerazioni, l’Associazione Radioamatori Uniti del Mediterraneo ha proposto questo incontro avvalendosi anche della collaborazione dell’Ateneo palermitano per un coinvolgimento attivo degli studenti universitari.
L’intento è quello di creare un anello di collegamento tra le Istituzioni e i giovani, evidenziando l’alto valore sociale del saper comunicare un’emergenza e l’importanza di una corretta richiesta di intervento/soccorso. Per questo, ogni singolo relatore ha puntato ad illustrare ai destinatari le tematiche riguardanti le fondamentali “regole della comunicazione in emergenza”, la complessità per le strutture operative delle Istituzioni nel vagliare le migliaia di richieste telefoniche, l’importanza della creazione di una rete di fattiva collaborazione e vicendevole fiducia tra le componenti della società civile.
Le istituzioni che operano ogni giorno sul territorio siciliano hanno tutte partecipato attivamente e con entusiasmo all’iniziativa, affrontando durante il convegno le tematiche e gli argomenti con i quali convivono ogni giorno durante lo svolgimento del loro lavoro, sia sulla terraferma, che in alto mare, come ci hanno ricordato gli uomini della Capitaneria di Porto di Palermo con “Liberi”, un video-salvataggio di un barcone diretto a Lampedusa, presentato in anteprima per l’Italia e molto apprezzato in sala.
Gli interventi susseguitisi a ritmo sostenuto, hanno messo in luce i nuovi aspetti e le metodologie comunicative (ma non solo), adoperate dai vari enti istituzionali, per far fronte ai numerosi interventi che si susseguono sia sul campo che all’interno delle stesse Sale Operative (Centro strategico – decisionale), come enfatizzato dal Corpo Forestale della Regione Sicilia quando, con “Le comunicazioni d’emergenza del Corpo Forestale della Regione Sicilia”, pone la luce del riflettore sulla natura degli incendi e i tempi d’intervento, nonchè sulla cooperazione e l’impiego ottimizzato delle risorse da utilizzare.
Ai lavori hanno contribuito gli uomini della Sala Operativa del S.U.E.S.S. 118 con “Gestione della comunicazione nella Centrale Operativa del 118” e il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Palermo con “Interventi di Sala Operativa in caso di incidenti coinvolgenti sostanze pericolose”, che hanno illustrato le tecniche d’intervento sia sul campo delle telecomunicazioni, che sul campo della gestione dei singoli eventi. Sono intervenuti, inoltre, per quanto riguarda la protezione civile, il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, (Servizio Sismico) che ha affrontato le tematiche della “gestione dell’emergenza”, mettendo in relazione i tempi d’intervento con il “danno“ provocato da un evento calamitoso per la diverse tipologie di rischio (Sismico, vulcanico…) e la rappresentante del Dipartimento di Protezione civile (nazionale) con sede a Roma giunta a Palermo per l’evento. Oltre alle figure istituzionali, a cui è stato fatto cenno, hanno partecipato gli studenti dell’Ateneo di Palermo, attraverso la realizzazione di due laboratori in linea con le tematiche affrontate nel convegno.
In particolar modo il gruppo di studenti di Scienze Geologiche per la protezione civile con “Criticità del sistema GSM a supporto della rete dei sistemi di allertamento della popolazione di Giampilieri (Me)” ha posto la sua attenzione sul fenomeno franoso del “Debris Flow”, che ha interessato il territorio del messinese nell’ ottobre del 2009, ponendo in relazione la Vulnerabilità del territorio (dovuta all’elevata franosità) con il sistema di allertamento della popolazione, attualmente in uso per un’ampia area della fascia ionica siciliana, con un’analisi del sistema GSM locale (Global System for Mobile Communications) e l’eventuale supporto alternativo in caso di malfunzionamento dello stesso, al fine di evitare, o quantomeno ridurre, il valore Esposto della popolazione al verificarsi di nuove catastrofi naturali.
Il gruppo di studenti di Scienze della Comunicazione con il laboratorio “Comunicando l’emergenza” ha esposto gli aspetti tecnici della comunicazione, tutte le attività svolte nell’analizzare i comportamenti pre-allarme ed il valore della prevenzione, attraverso l’acquisizione da parte della cittadinanza di messaggi chiari, precisi e coerenti in caso di emergenza.
Inoltre ha partecipato al convegno il Fotoreporter ed Editor Dino Sturiale, con “Comunicare oltre la paura e l’indifferenza: da Giampilieri all’impegno nel sociale”, il quale ha mostrato l’aspetto socio-culturale legato ai disastri naturali attraverso le fotografie realizzate sul luogo a pochissime ore dall’evento; fotografie particolarmente ricche di significato che “parlavano da sole”.
L’evento si è svolto sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
L’intera attività ha ricevuto la Medaglia Premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica.
Pietro Riccobono
IT9BVE
Dott. in Geologia per la Protezione Civile.